Diottrie e Decimi: Significato e Misurazione

Nell’ambito della salute oculare, spesso regna ancora molta confusione riguardo il significato dei termini associati alle diottrie ed ai decimi.

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza spiegando dettagliatamente il senso ed il concetto dei suddetti vocaboli.

Decimi e Diottrie
Decimi e Diottrie

Decimi e diottrie: differenze

Semplificando, possiamo affermare che le diottrie determinano la capacità degli occhi di mettere a fuoco le immagini, mentre invece i decimi rappresentano l’unità di misura della potenza visiva.

Dunque parlando di decimi e diottrie ci si riferisce a cose diverse

Continua a leggere per ulteriori approfondimenti che contribuiranno a spiegare meglio i suddetti concetti.

Diottrie: cosa sono

Il termine diottria in ambito ottico simboleggia l’unità di misura del potere di rifrazione dell’apparato visivo.

Se ad esempio non riusciamo a vedere bene (da vicino o da lontano), vuol dire che abbiamo un vizio di refrazione; in tal caso per porre rimedio occorreranno specifici occhiali con lenti da vista la cui potenza, espressa appunto in diottrie, indicherà il grado di compensazione necessario per risolvere il problema oculare di cui siamo affetti.

Dunque in base alla correzione da apportare, le lenti potranno avere un valore di diottria positivo nel caso di ipermetropia o negativo se invece si tratta di miopia.

Vale la pena inoltre precisare che, la corrispondenza in diottrie di una lente, equivale all’inverso della distanza focale espressa in metri.

Decimi: cosa sono

I decimi rappresentano l’unità di misura con la quale si esprime l’acutezza visiva o visus, vale a dire, la potenza della vista.

Esistono casi, seppur rari, di soggetti dotati di una vista estremamente sviluppata che supera la norma e si attesta a 15/10 (quindici decimi).

Secondo la prassi però, l’acutezza visiva ottimale si attesta a 10/10 (dieci decimi), ipotizzando di riuscire a leggere bene tutte le righe dell’ottotipo (cioè il tabellone dell’oculista con le lettere disegnate, di dimensioni diverse).

Se invece le lettere stampante in alcune righe appaiono sfocate, ecco che occorre sottrarre dei decimi.

Per spiegare meglio, se riusciamo a leggere tutte e dieci le righe del tabellone, siamo a 10/10, se ne vediamo bene solo 9 avremo 9/10, e così via.

Semplificando al massimo, per spiegare meglio il concetto di decimi basta specificare che un soggetto è in grado di vedere bene alla distanza, espressa in metri, pari al numero di decimi della sua capacità visiva (10/10 si riesce a vedere alla distanza di 10 metri, 9/10 alla distanza di nove metri e così via.

Dunque in base alle righe che il paziente riesce a leggere con chiarezza, viene definito il suo visus.


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