Orcam: Occhiali per Ipovedenti

Un’innovativa rivoluzione tecnologica, permette a ipovedenti e non vedenti di riconoscere il testo scritto (sia stampato che digitale), le banconote, i codici a barre e i volti umani, grazie ad un piccolo dispositivo tecnologico da applicare alle astine degli occhiali.

Dispositivo da occhiali per ipovedenti
Dispositivo da occhiali per ipovedenti

Dunque non si tratta di occhiali da vista, bensì di un piccolo marchingegno capace di migliorare la qualità della vita di chi vede poco o nulla, a causa di malattie oculari o per via della cecità.

A prescindere che la causa sia dovuta ad un incidente, una patologia o si presenti fin dalla nascita, si può solo immaginare quanto i gesti più semplici e banali possano rappresentare un disagio quando si vive al buio.

Ed è qui che entra in gioco una tecnologia indiscutibilmente all’avanguardia, semplice e intuitiva, che può essere facilmente utilizzata da bambini, adulti, anziani con gravi deficit della vista, che solo in Italia sono circa 2 milioni di persone.

L’invenzione è frutto della creatività del prof. Amnon Shashua (Docente di informatica presso l’università ebraica di Gerusalemme) e di Ziv Aviram (laurea in Ingegneria e Gestione Industriale) che dopo 5 anni di test, hanno lanciato sul mercato il primo OrCam MyEye, seguito due anni dopo da una versione più efficiente, leggera e affidabile.

OrCam MyEye 2.0, seconda generazione del dispositivo, si aggancia per mezzo di una calamita su una delle due stanghette degli occhiali (a piacimento, tra quella destra o su quella sinistra) diventando un assistente che rende più semplice la vita per non vedenti e ipovedenti.

Si tratta di un piccolo apparecchietto dal peso di soli 28 grammi, grande circa come una chiavetta USB, dotato di telecamera senza fili, batteria, comandi touch e un altoparlante dalle dimensioni ridottissime.

C’è da dire che seppure è stato studiato per avere il minimo ingombro, il dispositivo si nota subito seppure non sbilancia gli occhiali.

Il fatto che si veda però, passa in secondo piano se si pensa alle svariate funzionalità di cui è dotato.

Infatti OrCam MyEye 2.0 legge tutto ciò che si trova davanti, anche in caso di poca luce e con testi molto piccoli che, in pratica, vengono letti dall’assistente vocale integrato, dal volume regolabile che può anche inviare le informazioni all’auricolare bluetooth.

Inoltre il dispositivo è anche in grado di interpretare i gesti di chi lo indossa visto che, se ad esempio si mette la mano davanti agli occhi si interrompe la lettura, mentre muovendo il braccio come per guardare l’orologio l’assistente legge e dice l’orario.

Un’altra operazione che riesce a svolgere riguarda il riconoscimento automatico dei volti delle persone care.

Questo avviene dopo aver memorizzato con la smart camera il viso di un amico, parente o di chiunque altro.

In pratica, appena quel viso entrerà nel capo visivo del MyEye, l’assistente vocale pronuncerà il nome della persona visualizzata, senza per questo violarne la privacy, poiché la camera non fotografa il viso, bensì ne rileva esclusivamente solamente i tratti somatici, senza inviarli a nessuno (la funzione non implica l’uso di una connessione ad internet).

Riguardo la capacità di memoria del dispositivo, è in grado di acquisire e ricordare ben 100 volti diversi.

Le funzionalità non finiscono qui: il MyEyePiù riconosce anche le banconote e i prodotti, attraverso la lettura dei codice a barre.

In fin dei conti, dati gli enormi vantaggi che facilitano la vita delle persone affette da gravi deficit visivi o da cecità, passerà sicuramente in secondo piano il fatto che si tratti di un device piuttosto fragile e dalla scarsa autonomia (la batteria ha una capacità di circa un’ora e mezza, dopo di che deve essere ricaricata).

Riguardo il prezzo poi, la versione completa di tutte le funzioni infatti, viene venduta al prezzo di 4.500 euro.

Non proprio una modica cifra e sicuramente non per tutte le tasche ma vantaggi del dispositivo di indubbia utilità che migliorano parecchio la qualità della vita e l’autonomia di tutti coloro che soffrono di disabilità della vista.

Anche se l’invenzione non è poi così nuova, la notizia è balzata agli onori della cronaca dopo che ne ha parlato la cantante Annalisa Minetti, la quale in merito a Orcam MyEye Pro ha dichiarato:

“Per voi molte cose sono scontate, ma non lo erano per me. L’idea di prendere un libro e leggere effettivamente una favola, non inventarla ai miei figli, è una grande ricchezza che prima non avevo e adesso ho.

In questo sistema si può inserire un registro dei volti dei tuoi familiari e dei tuoi amici associandoli al loro nome. Così, quando per esempio mia figlia mi viene incontro, la vocina mi avvisa: ‘Elena si sta avvicinando’. Sai che vuol dire? Ti cambia davvero la vita!”


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